Ho conosciuto Roberta in un periodo in cui tutto andava male..
La conoscevo già ma non sapevo che poteva “parlare” con gli animali. Il giorno in cui decisi di addormentare per sempre il mio cane, il mio primo cane, lei mi contattó e mi disse ” aspetta, non è ancora il momento”..
Molti non le avrebbero creduto ma io capii che quello che diceva era la verità; anche se paralizzato Hooch non era ancora pronto ad andarsene. Il perché lo capimmo nei giorni che seguirono; ci amava tanto e non voleva che noi restassimo senza un amico speciale, quello che era stato lui per noi.. Avevamo appena avuto una bimba e io ero già in attesa del secondo. Hooch voleva solo andarsene sapendo che Calì, la sua compagna, era pronta a sostituirlo..
Fino a che non ho vissuto certe cose non credevo fossero possibili. Alla fine la malattia lo ha consumato e la mattina del 31 gennaio chiesi a Roberta se era il momento; i suoi occhi si stavano spegnendo anche se lui respirava ancora. Roberta si consultó con altre ragazze e tutte furono d’accordo sulla risposta; Hooch era pronto ad andare. Aveva insegnato a Calì ciò che le serviva per andare avanti e aiutare noi a farlo e lui era molto stanco per restare ancora qui. E così il 1 febbraio ci lasció per sempre.
Negli anni ho continuato a chiedere aiuto e sostegno a Roberta. L’ho fatto un anno fa quando un cane adulto cercava casa e il mio istinto mi diceva di prenderlo..
L’ho fatto quando ho capito che anche Calì era malata. Mi ha aiutata a lasciare andare i miei cani quando loro erano pronti a farlo, insieme a noi. Ha avuto modo di ” conoscere” i miei cani meglio di chi li ha visti davvero. Non credevo che tutto ciò fosse possibile.. Ora dico solo che grazie a Roberta molte cose sono andate come dovevano andare. Grazie amica mia
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